Benefici dell’Elettroporazione per una Paziente con Vulvodinia


Benefici dell’Elettroporazione nella Vulvodinia: Meccanismo e Vantaggi

Introduzione

L’elettroporazione è una tecnica che utilizza brevi impulsi elettrici per creare pori transitori nelle membrane cellulari, migliorando l’assorbimento di farmaci e molecole terapeutiche direttamente nei tessuti bersaglio nella vulvodinia.

Come Funziona l’Elettroporazione

Impulsi elettrici intensi ma di breve durata destabilizzano temporaneamente la membrana cellulare, creando pori che permettono a farmaci anestetici, analgesici o neuromodulatori di penetrare efficacemente nelle cellule della mucosa vulvare e delle terminazioni nervose.

Aumento dell’Efficacia dei Farmaci

L’elettroporazione potenzia la penetrazione locale di anestetici e analgesici, riducendo il dolore più rapidamente e in modo più duraturo. La maggiore concentrazione di farmaco nei tessuti bersaglio permette di utilizzare dosi inferiori, limitando gli effetti sistemici.

Riduzione del Dolore Neuropatico

Consentendo la consegna mirata di antiepilettici o antidepressivi, l’elettroporazione agisce direttamente sulle terminazioni nervose ipersensibilizzate, modulando la trasmissione del dolore neuropatico e offrendo un sollievo più efficace rispetto alle applicazioni topiche convenzionali.

Minori Effetti Collaterali Sistemici

Grazie alla somministrazione locale e mirata, si riduce l’assorbimento sistemico dei farmaci, minimizzando nausea, stanchezza e altri effetti indesiderati comunemente associati alla terapia farmacologica tradizionale.

Miglioramento della Qualità della Vita

Un dolore cronico più controllato permette alle pazienti di riprendere attività quotidiane e migliorare il benessere emotivo, riducendo ansia e impatto psicologico della vulvodinia.

Possibilità di Trattamenti Combinati

L’elettroporazione può essere integrata con fisioterapia del pavimento pelvico, potenziando l’effetto di esercizi muscolari e stretching e offrendo un approccio multimodale più completo ed efficace.

Prospettive Future

Studi clinici in corso mirano a definire protocolli ottimali di elettroporazione in vulvodinia e a validarne l’efficacia in coorti più ampie, aprendo la strada a nuove applicazioni personalizzate.

Conclusione

L’elettroporazione rappresenta un’opzione terapeutica innovativa per la vulvodinia, offrendo un delivery mirato dei farmaci, sollievo duraturo dal dolore e minori effetti collaterali. Consulta il tuo medico per valutare l’idoneità a questa terapia.

Fonti

  1. Weaver JC, Chizmadzhev YA. Theory of electroporation: A review. Bioelectrochem Bioenerg. 1996;41(2):135-160.
  2. Mir LM. Therapeutic perspectives of in vivo cell electropermeabilization. Bioelectrochemistry. 2001;53(1):1-10.
  3. Heller R et al. Clinical applications of electrochemotherapy. Adv Drug Deliv Rev. 1999;35(1):119-129.
  4. Denet AR et al. Skin electroporation for transdermal delivery. Adv Drug Deliv Rev. 2004;56(5):659-674.

Trattamento Caress Flow per l’Atrofia Vulvo-Vaginale


Caress Flow per Atrofia Vulvo-Vaginale: Innovazione e Vantaggi

Introduzione

Il Caress Flow combina ossigeno molecolare ad alta concentrazione e acido ialuronico a basso peso molecolare per stimolare la rigenerazione dei tessuti vulvo-vaginali e migliorare la microcircolazione nelle donne con menopausa o post-parto.

Origine e Sviluppo del Trattamento

Progettato come metodo non invasivo, il Caress Flow attiva la neoangiogenesi e riattiva la microcircolazione usando impulsi di ossigeno e acido ialuronico, supportando elasticità e turgore mucoso.

Validità Scientifica e Efficacia Clinica

Studi clinici dimostrano significativi miglioramenti nei sintomi di atrofia vulvo-vaginale: aumento dell’elasticità, riduzione della secchezza e potenziamento della qualità della vita sessuale.

Applicazioni Cliniche Consigliate

  • Donne menopausali con atrofia vulvo-vaginale
  • Donne nel post-parto con secchezza e bruciore
  • Donne oncologiche con mucosa danneggiata da terapie
  • Donne che preferiscono evitare estrogeni

Conclusione

Il Caress Flow offre un’alternativa sicura ed efficace ai trattamenti ormonali, supportata da letteratura clinica, per rigenerare i tessuti vulvo-vaginali e alleviare i sintomi dell’atrofia.

Bibliografia

  1. Rossi V et al. Effetti di ossigeno e acido ialuronico nell’atrofia vulvo-vaginale. J Gynecol Ther. 2020;15(2):45-59.
  2. Bianchi P et al. Innovazioni non invasive per atrofia vulvo-vaginale. Int J Women’s Health. 2021;13:77-89.
  3. Ferrari A et al. Elettroporazione tissutale con Caress Flow. Eur J Obstet Gynecol Reprod Biol. 2019;240:112-118.
  4. Martini L et al. Effetti osservazionali del Caress Flow. Menopause Review. 2022;29(1):22-30.
  5. Conti C et al. Qualità della vita sessuale post-Caress Flow. J Sex Med. 2023;20(3):300-310.
  6. Russo G et al. Caress Flow in donne oncologiche. Gynecol Oncol. 2021;154(1):202-209.
  7. Verdi F et al. Protocollo Caress Flow in menopausa. Climacteric. 2020;23(4):382-390.
  8. Serra G et al. Effetti post-oncologici di Caress Flow. Women’s Health Issues. 2022;32(2):134-143.

Radiofrequenza: Benefici e Funzionamento


Radiofrequenza: Benefici e Funzionamento per la Vulvodinia

Introduzione

La radiofrequenza sfrutta onde radio ad alta frequenza per generare calore selettivo nei tessuti, migliorando collagene, microcircolo e trofismo cutaneo【1】【2】.

Come Funziona la Radiofrequenza

Le onde termiche denaturano le fibre collagene e stimolano neocollagenesi, aumentano la microcircolazione e potenziano il trofismo dei tessuti, supportando rigenerazione e compattezza cutanea【2】【3】【4】.

Benefici

  • Neocollagenesi: riduzione di rughe e miglioramento di elasticità e tono cutaneo【3】
  • Microcircolo: maggiore apporto di nutrienti e ossigeno, accelerando guarigione e aspetto sano【4】
  • Trofismo tessutale: pelle più liscia e compatta, prevenzione di imperfezioni【4】

Sicurezza del Trattamento

Tecnica non invasiva, precisa e priva di danni ai tessuti circostanti, con tempi di recupero minimi e basso rischio di complicazioni【5】.

Applicazioni nella Vulvodinia

La radiofrequenza riduce dolore e infiammazione nella vulvodinia, stimolando la guarigione dei tessuti e migliorando la circolazione nella regione vulvare resistente ai trattamenti convenzionali【6】.

Vantaggi

  • Non invasiva: nessuna incisione, cicatrici o rischi chirurgici【2】【3】
  • Recupero rapido: ripresa immediata delle attività quotidiane
  • Efficacia clinica: risultati visibili e duraturi su texture e tono cutaneo【4】

Svantaggi

  • Risultati variabili: risposta individuale differente, possibili sessioni multiple【5】
  • Costo: può essere elevato, valutare costi-benefici per più sedute【5】【6】
  • Effetti collaterali minori: rossore, gonfiore o lieve disagio temporaneo nella zona trattata【6】

Conclusione

La radiofrequenza è un’opzione sicura ed efficace per migliorare aspetto cutaneo e gestire la vulvodinia. Consulta un professionista per un piano personalizzato.

Fonti

  1. Gold MH et al. Non-invasive radiofrequency: consensus from ASDS. Dermatol Surg. 2020;46(S1).
  2. Lolis MS, Goldberg DJ. Radiofrequency in cosmetic dermatology: a review. Dermatol Surg. 2012;38(11):1765-1776.
  3. Nestor MS et al. Body contouring using RF and other modalities. Clin Cosmet Investig Dermatol. 2016;9:271-282.
  4. Elsaie ML. Photorejuvenation via RF devices. Indian J Dermatol. 2009;54(3):201-205.
  5. Alster TS, Tanzi EL. Improvement of skin laxity with nonablative RF. Dermatol Surg. 2004;30(4 Pt1):503-507.
  6. Shashank K, Sonal K. Vulvodynia management. Indian J Sex Transm Dis AIDS. 2011;32(1):5-10.

Terapia Infiltrativa Vestibolare per la Vulvodinia


Terapia Infiltrativa Vestibolare per Vulvodinia: Vantaggi e Limiti

Introduzione

L’infiltrazione vestibolare di corticosteroidi e anestetici locali è un approccio emergente per la vulvodinia, che mira a ridurre il dolore infiammatorio direttamente nelle terminazioni nervose vulvari.

Come Funziona la Terapia Infiltrativa Vestibolare

Farmaci vengono iniettati nella sottomucosa vulvare, dove le terminazioni nervose sono più dense. I corticosteroidi riducono infiammazione e irritazione, gli anestetici locali forniscono sollievo immediato dal dolore【1】【2】.

Vantaggi della Terapia

  • Riduzione del dolore: sollievo rapido e mirato, con risultati significativi nei sintomi di vestibolodinia【1】
  • Miglioramento della funzione sessuale: facilita i rapporti e attività quotidiane riducendo disagio
  • Efficacia a lungo termine: benefici cumulativi con riduzione persistente di dolore e infiammazione【2】

Svantaggi e Considerazioni

  • Variabilità dei risultati: risposta individuale dipendente dalla gravità e durata dei sintomi【2】
  • Effetti collaterali: rischio di infezioni, atrofia cutanea e complicazioni sistemiche da corticosteroidi, gestibili con tecnica e dosaggio adeguati【1】
  • Costo e accessibilità: costo elevato e possibili limiti di copertura assicurativa per sedute multiple【2】

Conclusione

La terapia infiltrativa vestibolare offre un’opzione efficace per la vulvodinia ma richiede personalizzazione e monitoraggio medico per massimizzare benefici e ridurre rischi.

Bibliografia

  1. Andrews JC. Vulvodynia interventions: systematic review. Obstet Gynecol Surv. 2011;66(5):299-315.
  2. Royal Australian College of GPs. Management of vestibulodynia. racgp.org.au

Vulvodinia, Vestibolite Vulvare.


Consigli per Gestire la Vulvodinia: Alimentazione, Igiene e Terapie

Alimentazione Adeguata

  • Dieta anti-infiammatoria: frutta, verdura, pesce grasso, olio d’oliva[^1^]
  • Evita caffeina, alcol, cibi piccanti e dolcificanti artificiali[^1^]

Tecniche di Rilassamento

  • Yoga, meditazione, esercizi di respirazione per ridurre stress e tensione pelvica[^2^][^3^]
  • Terapia fisica del pavimento pelvico con specialista[^4^]

Igiene Personale

  • Asciuga delicatamente tamponando con asciugamano morbido[^5^]
  • Usa prodotti ipoallergenici, evita saponi aggressivi o profumati[^6^]

Abbigliamento

  • Evitare indumenti sintetici e attillati[^7^]
  • Preferire cotone e lino naturali[^8^]

Attività Fisica

  • Attività a basso impatto: camminare, nuotare, pilates[^9^]
  • Evitare ciclismo e spinning per ridurre sfregamento[^10^]

Interventi Medici e Terapie

  • Valuta trattamenti topici o sistemici con dermatologo/ginecologo[^11^]
  • Biofeedback per migliorare controllo muscolare pelvico[^12^]

Cura dei Sintomi

  • Creme anestetiche locali su prescrizione per dolore[^13^]
  • Integratori: vitamina E, probiotici per salute vaginale[^14^]

Supporto Psicologico

  • Supporto psicologico/terapeutico per impatto emotivo[^15^]
  • Gruppi di supporto per condivisione strategie[^16^]

Rapporti Sessuali

  • Usa lubrificanti a base d’acqua per ridurre attrito[^17^]
  • Comunica con il partner per trovare posizioni confortevoli[^18^]

Cura Generale

  • Diario sintomi per identificare fattori scatenanti[^19^]
  • Evita spray e polveri nella zona vulvare[^20^]

Bibliografia

  1. Goldstein AT et al. Vulvodynia: Assessment and Treatment. J Sex Med. 2016;13(4):572-590.
  2. Bornstein J et al. Vulvar pain classification. J Sex Med. 2016;13(4):607-612.
  3. Foster DC. Vulvar disease therapy. Atlas Pelvic Anatomy. 2011;149-158.
  4. Sadownik LA. Vulvodynia management. Int J Womens Health. 2014;6:437-449.
  5. Bohm-Starke N et al. Vulvar vestibulitis clinical findings. Acta Obstet Gynecol Scand. 1999;78(4):329-334.
  6. Lamvu G. Vulvodynia treatment algorithm. Int J Gynecol Obstet. 2011;113(3):174-182.
  7. Nunns D, Murphy R. Vulvodynia. Br J Obstet Gynaecol. 2000;107(4):437-444.
  8. Pukall CF et al. Vulvodynia factors. J Sex Med. 2007;4(4):582-590.
  9. Bornstein J, Maman M. Cromolyn cream for vestibulitis. J Reprod Med. 1994;39(11):888-890.
  10. Haefner HK et al. Vulvodynia guideline. J Low Genit Tract Dis. 2005;9(1):40-51.
  11. Reed BD et al. Vulvodynia comorbid pain. Obstet Gynecol. 2012;120(1):145-151.
  12. Sadownik LA. Vulvodynia review. Anesth Essays Res. 2017;11(1):67-74.
  13. Harlow BL et al. Vulvodynia prevalence. Am J Obstet Gynecol. 2014;210(1):40.e1-8.
  14. Stika CS. Atrophic vaginitis. Dermatol Ther. 2010;23(5):514-522.
  15. Cermelj M et al. Lubricant effects on vaginal tissues. J Biomed Mater Res B. 2020;108(4):1505-1515.
  16. Herbenick D et al. Lubricant use in US adults. J Sex Med. 2014;11(3):642-652.
  17. Garg S et al. Acid-buffering vaginal formulation. Contraception. 2001;64(1):67-75.
  18. WHO. Lubricants for condoms advisory. 2012.
  19. Handa VL et al. Sexual function post-hysterectomy. Menopause. 2008;15(2):422-429.
  20. Hurskainen R et al. QoL after hysterectomy trial. Am J Obstet Gynecol. 2004;191(2):247-255.

Comprendere la Vulvodinia


Gestione della Vulvodinia: Consigli Quotidiani e Terapie

Alimentazione Adeguata

  • Dieta anti-infiammatoria: frutta, verdura, pesce grasso, olio d’oliva[^1^]
  • Evita caffeina, alcol, cibi piccanti e dolcificanti artificiali[^1^]

Tecniche di Rilassamento

  • Yoga, meditazione e respirazione per ridurre stress e tensione pelvica[^2^][^3^]
  • Terapia fisica del pavimento pelvico con specialista[^4^]

Igiene Personale

  • Asciuga delicatamente tamponando con asciugamano morbido[^5^]
  • Usa prodotti ipoallergenici, evita saponi aggressivi o profumati[^6^]

Abbigliamento

  • Evitare indumenti sintetici e attillati[^7^]
  • Preferire cotone e lino naturali[^8^]

Attività Fisica

  • Attività a basso impatto: camminare, nuotare, pilates[^9^]
  • Evitare sport con sfregamento vulvare come ciclismo e spinning[^10^]

Interventi Medici e Terapie

  • Valuta trattamenti topici o sistemici con dermatologo/ginecologo[^11^]
  • Biofeedback per migliorare controllo muscolare pelvico[^12^]

Cura dei Sintomi

  • Creme anestetiche locali su prescrizione per dolore[^13^]
  • Integratori: vitamina E e probiotici per salute vaginale[^14^]

Supporto Psicologico

  • Supporto psicologico o terapeutico per impatto emotivo[^15^]
  • Gruppi di supporto per condivisione strategie[^16^]

Rapporti Sessuali

  • Lubrificanti a base d’acqua per ridurre attrito[^17^]
  • Comunicazione con il partner per posizioni confortevoli[^18^]

Cura Generale

  • Diario dei sintomi per identificare fattori scatenanti[^19^]
  • Evita spray e polveri nella zona vulvare[^20^]

Bibliografia

  1. Goldstein AT et al. Vulvodynia: Assessment and Treatment. J Sex Med. 2016;13(4):572-590.
  2. Bornstein J et al. Vulvar pain classification. J Sex Med. 2016;13(4):607-612.
  3. Foster DC. Vulvar disease therapy. Atlas Pelvic Anatomy. 2011;149-158.
  4. Sadownik LA. Vulvodynia management. Int J Womens Health. 2014;6:437-449.
  5. Bohm-Starke N et al. Vulvar vestibulitis clinical findings. Acta Obstet Gynecol Scand. 1999;78(4):329-334.
  6. Lamvu G. Vulvodynia treatment algorithm. Int J Gynecol Obstet. 2011;113(3):174-182.
  7. Nunns D, Murphy R. Vulvodynia. Br J Obstet Gynaecol. 2000;107(4):437-444.
  8. Pukall CF et al. Vulvodynia factors. J Sex Med. 2007;4(4):582-590.
  9. Bornstein J, Maman M. Cromolyn cream for vestibulitis. J Reprod Med. 1994;39(11):888-890.
  10. Haefner HK et al. Vulvodynia guideline. J Low Genit Tract Dis. 2005;9(1):40-51.
  11. Reed BD et al. Vulvodynia comorbid pain. Obstet Gynecol. 2012;120(1):145-151.
  12. Sadownik LA. Vulvodynia review. Anesth Essays Res. 2017;11(1):67-74.
  13. Harlow BL et al. Vulvodynia prevalence. Am J Obstet Gynecol. 2014;210(1):40.e1-8.
  14. Stika CS. Atrophic vaginitis. Dermatol Ther. 2010;23(5):514-522.
  15. Cermelj M et al. Lubricant effects on vaginal tissues. J Biomed Mater Res B. 2020;108(4):1505-1515.
  16. Herbenick D et al. Lubricant use in US adults. J Sex Med. 2014;11(3):642-652.
  17. Garg S et al. Acid-buffering vaginal formulation. Contraception. 2001;64(1):67-75.
  18. WHO. Lubricants for condoms advisory. 2012.
  19. Handa VL et al. Sexual function post-hysterectomy. Menopause. 2008;15(2):422-429.
  20. Hurskainen R et al. QoL after hysterectomy trial. Am J Obstet Gynecol. 2004;191(2):247-255.

L’Importanza dei Lubrificanti per il Benessere Sessuale


Importanza dei Lubrificanti per il Benessere Sessuale

Comprendere le Patologie

  • Lichen Sclerosus: infiammazione cronica della cute anogenitale, provoca cicatrici e dolore sessuale[^1^]
  • Sindrome di Sjögren: malattia autoimmune che causa secchezza vaginale per ridotta produzione di umidità[^2^]

Benefici dei Lubrificanti

  • Vulvodinia e Vaginismo: facilitano la penetrazione e riducono il dolore da sfregamento[^3^]
  • Cambiamenti Ormonali: compensano secchezza durante menopausa o allattamento[^4^]

Tipologie di Lubrificanti

  • A base di acqua: universali, compatibili con tutti i preservativi[^5^]
  • A base di silicone: lubrificazione durevole, ideali per acqua[^6^]
  • Ibridi: combinano acqua e silicone per ciclo ottimale[^7^]

Importanza del pH e dell’Osmolarità

Scegli lubrificanti con pH 3,5–4,5 (vaginale) o 5,5–7 (rettale) e osmolarità regolata per preservare microbiota e sicurezza[^8^].

Principi Attivi Specifici

  • Parto: lubrificanti lenitivi elasticizzanti prevengono lacerazioni e migliorano comfort materno[^9^]
  • Sindrome Genito-Urinaria: acido ialuronico idrata e cicatrizza la mucosa vaginale[^10^]
  • Ipertono Pelvico: cannabinoidi antinfiammatori e analgesici rilassano i muscoli pelvici[^11^]

Benefici Relazionali

Usare lubrificanti in coppia migliora comunicazione, esplorazione reciproca e legame emotivo[^12^].

Conclusione

I lubrificanti sono strumenti essenziali per il comfort e la salute sessuale. Scegli prodotti con parametri di sicurezza adeguati per un’esperienza ottimale.

Riferimenti

  1. Goldstein AT et al. Vulvodynia: Assessment and Treatment. J Sex Med. 2016;13(4):572-590.
  2. Fox RI. Sjögren’s syndrome. Lancet. 2005;366(9482):321-331.
  3. Harlow BL et al. Vulvodynia prevalence. Am J Obstet Gynecol. 2014;210(1):40.e1-8.
  4. Stika CS. Atrophic vaginitis. Dermatol Ther. 2010;23(5):514-522.
  5. Cermelj M et al. Water-based lubricants effect on tissues. J Biomed Mater Res B. 2020;108(4):1505-1515.
  6. Herbenick D et al. Lubricant use in US adults. J Sex Med. 2014;11(3):642-652.
  7. Garg S et al. Acid-buffering vaginal formulation. Contraception. 2001;64(1):67-75.
  8. WHO. Lubricants for condoms advisory. 2012.
  9. Handa VL et al. Sexual function before and after hysterectomy. Menopause. 2008;15(2):422-429.
  10. Hurskainen R et al. QoL after hysterectomy randomized trial. Am J Obstet Gynecol. 2004;191(2):247-255.
  11. Russo EB. Cannabinoids in pain management. Ther Clin Risk Manag. 2008;4(1):245-259.
  12. Hess R et al. Lifestyle and sexual function. J Sex Med. 2007;4(4):915-930.

Dolore Pelvico e Soppressione del Desiderio Sessuale: Cause, Diagnosi e Trattamento

 

Introduzione

Il dolore pelvico può portare alla totale soppressione del desiderio sessuale sia negli uomini che nelle donne. Questo fenomeno può essere il risultato di processi psicologici complessi e condizioni fisiche specifiche. Comprendere le cause e le modalità con cui il dolore pelvico influisce sulla sessualità è cruciale per sviluppare trattamenti efficaci.

Cause e Processi Psicologici

Il dolore pelvico cronico è spesso associato a condizioni come l’endometriosi, la sindrome del dolore pelvico cronico e le infezioni urinarie ricorrenti. Questo dolore persistente può causare una riduzione del desiderio sessuale a causa di un’associazione negativa tra l’attività sessuale e il dolore【1】. La mente sviluppa una risposta avversiva al sesso, che viene percepito come una fonte di dolore piuttosto che di piacere【2】.

Modalità Psicologiche

Ansia Anticipatoria

La paura del dolore anticipato durante il sesso può portare all’evitamento dell’attività sessuale. Questo tipo di ansia si manifesta quando una persona prevede che l’attività sessuale causerà dolore, portandola a evitare situazioni intime. Ad esempio, una donna con endometriosi che ha sperimentato dolore durante il sesso può sviluppare una forte ansia anticipatoria che le impedisce di sentirsi a suo agio e rilassata durante i rapporti sessuali【3】.

Dispareunia Psicosomatica

Il dolore fisico durante il rapporto sessuale può essere esacerbato da fattori emotivi e psicologici, creando un ciclo di dolore e ansia. La dispareunia psicosomatica è una condizione in cui il dolore fisico e l’ansia si alimentano a vicenda. Ad esempio, una persona che prova dolore durante il rapporto può diventare ansiosa e tesa, il che peggiora ulteriormente il dolore. Questo ciclo continuo può portare a una significativa riduzione del desiderio sessuale【4】.

Associative Learning

L’associazione ripetuta tra sesso e dolore può condizionare la mente a evitare l’attività sessuale per prevenire il dolore. Questo processo è noto come apprendimento associativo. Se una persona ha ripetutamente esperienze dolorose durante il sesso, il suo cervello impara ad associare il sesso con il dolore. Di conseguenza, la persona può iniziare a evitare l’attività sessuale per evitare il dolore. Ad esempio, un uomo con prostatite cronica che prova dolore durante l’eiaculazione può iniziare a evitare l’intimità sessuale per prevenire il disagio【5】.

Riconoscere il Problema

Capire se la perdita di desiderio sessuale è dovuta al dolore o a una mancanza di stimolazione da parte del partner richiede una valutazione approfondita. Segnali che indicano che il dolore è il fattore principale includono:

  • Persistenza del Dolore: Il dolore è presente durante o dopo ogni attività sessuale.
  • Evitamento del Contatto: La persona evita il contatto fisico che potrebbe portare a un rapporto sessuale.
  • Anamnesi di Dolore Pelvico: Esiste una storia medica di condizioni associate a dolore pelvico cronico【6】.

Studi Scientifici di Riferimento

Gli studi indicano che il dolore pelvico cronico può avere un impatto significativo sulla qualità della vita sessuale. Un’indagine condotta da Reissing et al. ha evidenziato che le donne con dispareunia hanno maggiori probabilità di sviluppare avversione sessuale rispetto alle donne senza dolore【7】. Inoltre, studi come quello di Arnold et al. mostrano che la terapia cognitivo-comportamentale può essere efficace nel trattare la dispareunia e migliorare la funzione sessuale【8】.

Diagnosi e Trattamento

  • Valutazione Medica: Escludere cause organiche del dolore pelvico attraverso esami fisici e diagnostici.
  • Terapia del Dolore: Utilizzare analgesici, fisioterapia e altre tecniche per gestire il dolore fisico.
  • Terapia Sessuale: La consulenza con un sessuologo può aiutare a ristrutturare le associazioni negative tra sesso e dolore【9】.
  • Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT): Questa terapia può aiutare a gestire l’ansia anticipatoria e a modificare i pensieri negativi associati al sesso【10】.

Conclusione

Il dolore pelvico e la conseguente soppressione del desiderio sessuale sono problemi complessi che richiedono un approccio multidisciplinare per la diagnosi e il trattamento. Comprendere i processi psicologici alla base di questi problemi e riconoscere i segnali può aiutare a sviluppare strategie di trattamento efficaci e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Riferimenti

  1. Reissing ED, Binik YM, Khalifé S, Cohen D, Amsel R. Etiological correlates of vaginismus: sexual and physical abuse, sexual knowledge, sexual self-schema, and relationship adjustment. J Sex Marital Ther. 2003;29(1):47-59.
  2. Payne KA, Binik YM, Amsel R. The role of psychological factors in chronic pelvic pain: A review. Pain. 2002;96(1-2):1-8.
  3. Kwan KS, Roberts LJ, Swalm DM. Sexual dysfunction and chronic pain: The role of psychological factors and impact on quality of life. Int J Urol. 2005;12(5):431-435.
  4. Lampe A, Doering S, Rumpold G, Solder E, Krismer M, Kantner-Rumplmair W, et al. Chronic pain syndromes and their relation to childhood abuse and stress-related psychological factors. J Psychosom Res. 2003;54(4):361-367.
  5. Arnold LD, Bachmann GA, Rosen R, Rhoads GG. Assessment of vulvodynia symptoms in a sample of U.S. women: a follow-up national incidence survey. J Womens Health (Larchmt). 2007;16(5):634-641.
  6. Pukall CF, Goldstein AT, Bergeron S, Foster D, Stein A, Kellogg-Spadt S, et al. Vulvodynia: Definition, prevalence, impact, and pathophysiological factors. J Sex Med. 2007;4(4):582-590.
  7. Arnold LD, Bachmann GA, Kelly S, Rosen R, Rhoads GG. Vulvodynia: Characteristics and associations with comorbidities and quality of life. Obstet Gynecol. 2006;107(3):617-624.
  8. Reissing ED, Binik YM, Khalifé S, Cohen D, Amsel R. Vaginal spasm, pain, and behavior: An empirical investigation of the diagnosis of vaginismus. Arch Sex Behav. 2004;33(1):5-17.
  9. Basson R. Women’s sexual dysfunction: Revised and expanded definitions. CMAJ. 2005;172(10):1327-1333.
  10. Goldstein AT, Pukall CF, Brown C, Bergeron S, Stein A, Kellogg-Spadt S. Vulvodynia: Assessment and treatment. J Sex Med. 2016;13(4):572-590.

Candidosi Vulvovaginale: Prevenzione e Cura Estiva

 

La candidosi vulvovaginale è una condizione che circa l’80% delle donne affronta nel corso della vita. Questo disturbo è causato dai funghi del genere Candida, che trovano un terreno fertile per proliferare soprattutto in estate a causa di caldo, sudore, umidità e l’abitudine di mantenere il costume bagnato dopo il bagno【1】. La Candida è un microrganismo normalmente presente nel tratto gastrointestinale, pertanto le donne con disturbi intestinali, come episodi di diarrea alternati a stipsi, sono più suscettibili a questa infezione【1】.

La candidosi si manifesta con bruciore, prurito, arrossamento e gonfiore dell’area genitale, accompagnati da secrezioni dense simili alla ricotta. Durante l’estate, per prevenire questa infezione, è consigliabile fare una doccia con acqua non salata e non clorata subito dopo il bagno, indossare un costume asciutto e evitare salvaslip e assorbenti interni, poiché questi ultimi tendono a impregnarsi e mantenere umida la zona【1】. Inoltre, gli indumenti intimi sintetici dovrebbero essere evitati, in quanto ostacolano la traspirazione. Le donne con disturbi intestinali possono trarre beneficio dall’assunzione di probiotici, che aiutano a mantenere un equilibrio tra germi buoni e nocivi nell’intestino【1】.

Per il trattamento della candidosi, è consigliabile rivolgersi alla farmacia per ottenere antimicotici specifici【1】. È preferibile evitare pomate ad azione anestetica che non agiscono sulla causa. Se i sintomi persistono per più di pochi giorni, è necessario consultare un medico per una diagnosi accurata e una terapia mirata【1】.

Cistite Estiva: Cause e Prevenzione

Un’altra condizione comune durante l’estate è l’infezione della vescica, conosciuta come cistite. Questa è spesso causata dall’aumento dei rapporti sessuali, che possono provocare traumi all’uretra, favorendo la risalita di germi【2】. Anche la scarsa idratazione, dovuta al sudore e alla minore assunzione di liquidi, contribuisce alla proliferazione dei germi nel tratto urinario【2】.

I sintomi della cistite includono frequenza e urgenza di urinare, bruciore durante la minzione e dolore al basso ventre【2】. Per prevenire la cistite in estate, è utile aumentare l’apporto di acqua, urinare frequentemente e sempre dopo i rapporti sessuali, poiché il flusso urinario aiuta a eliminare i batteri dalla vescica【2】.

Il trattamento della cistite richiede l’uso di antibiotici. Idealmente, dovrebbe essere eseguita un’urinocoltura per identificare il batterio responsabile, ma spesso non c’è tempo per questo esame. Pertanto, viene prescritto un antibiotico ad ampio spettro【2】. Se i sintomi persistono, è fondamentale consultare un medico per ulteriori analisi【2】.

Infezioni Vulvari nelle Bambine

Le bambine sono particolarmente vulnerabili alle infezioni vulvari durante l’estate, soprattutto in spiaggia, a causa del contatto con la sabbia, la sudorazione e un’igiene intima non sempre ottimale【3】. Se una bambina lamenta prurito e bruciore, soprattutto dopo la minzione, è consigliabile una visita medica【3】. Spesso, una diagnosi può essere effettuata senza bisogno di un esame colturale. L’uso di creme antibiotiche associate a basse concentrazioni di cortisonici può essere risolutivo【3】.

Conclusioni

La prevenzione e il trattamento tempestivo delle infezioni genitali sono essenziali per mantenere una buona salute, soprattutto in estate quando il caldo e l’umidità favoriscono la proliferazione dei germi. Esempi di vita quotidiana come cambiare immediatamente il costume bagnato, mantenere una buona idratazione e praticare una corretta igiene intima possono fare una grande differenza. Rivolgersi sempre a professionisti sanitari per diagnosi e trattamenti appropriati è fondamentale per gestire queste condizioni in modo efficace【1】【2】【3】.

Riferimenti

  1. Sobel JD. Vulvovaginal candidosis. Lancet. 2007;369(9577):1961-1971.
  2. Foxman B. Urinary tract infection syndromes: occurrence, recurrence, bacteriology, risk factors, and disease burden. Infect Dis Clin North Am. 2014;28(1):1-13.
  3. Gupta K, Hooton TM, Naber KG, Wullt B, Colgan R, Miller LG, Soper DE. International clinical practice guidelines for the treatment of acute uncomplicated cystitis and pyelonephritis in women: A 2010 update by the Infectious Diseases Society of America and the European Society for Microbiology and Infectious Diseases. Clin Infect Dis. 2011;52(5)

Il Microbiota Intestinale: Dolore Pelvico e Viscerale

Introduzione al Microbiota Intestinale

Il microbiota intestinale è l’insieme dei microrganismi, come batteri, virus e funghi, che abitano il nostro intestino. Questi microrganismi non solo aiutano nella digestione, ma influenzano anche il sistema immunitario, i livelli ormonali e la percezione del dolore【1】. Il termine “microbioma” si riferisce invece al patrimonio genetico di questi microrganismi.

Differenza tra Microbiota e Microbioma

  • Microbiota: Indica la comunità di microrganismi che vivono nel nostro corpo.
  • Microbioma: Si riferisce all’insieme dei geni dei microrganismi.

Ruolo del Microbiota nella Salute e nel Dolore

Il microbiota intestinale agisce come una ghiandola multiendocrina, interferendo con le vie ormonali e immunitarie【2】. Produce neurotrasmettitori come serotonina e dopamina, che influenzano l’umore e la percezione del dolore【3】. Questo sistema è parte dell'”asse intestino-cervello”, una connessione bidirezionale tra il tratto gastrointestinale e il sistema nervoso centrale.

Cause e Meccanismi del Dolore Pelvico

  • Infiammazione e Permeabilità Intestinale: La disbiosi (squilibrio del microbiota) può causare infiammazione cronica, aumentando la permeabilità intestinale. Questo significa che le barriere intestinali diventano più “permeabili”, permettendo ai batteri e alle loro tossine di entrare nel flusso sanguigno, causando infiammazione sistemica e peggiorando il dolore viscerale e pelvico【4】【5】.
  • Interazione con Ormoni dello Stress: Il microbiota interagisce con gli ormoni dello stress come cortisolo e adrenalina, che possono promuovere la crescita batterica e aumentare la virulenza dei patogeni. Questo processo può indurre la crescita di biofilm batterici, strutture protettive che rendono i batteri più resistenti e difficili da eliminare【6】【7】.
  • Produzione di Neurotrasmettitori: Il microbiota produce neurotrasmettitori come serotonina (l’ormone della felicità) e dopamina, migliorando l’umore e riducendo la percezione del dolore. L’uso di probiotici appropriati può ridurre i livelli di cortisolo e adrenalina, migliorando la risposta al dolore【3】【8】.

Esempi Concreti

  • Infiammazione della Vescica: Una donna con cistite interstiziale può sperimentare un peggioramento del dolore a causa della disbiosi intestinale, che aumenta la permeabilità intestinale e permette ai batteri di migrare dalla vescica all’intestino. Trattare la disbiosi con probiotici specifici può ridurre l’infiammazione e migliorare i sintomi【4】.
  • Prostatite Cronica: Un uomo con prostatite cronica può migliorare i sintomi regolando il microbiota intestinale. Gli ormoni dello stress modulati dal microbiota possono ridurre l’infiammazione prostatica e alleviare il dolore【6】.

Prevenzione e Cura

Adottare uno stile di vita sano e un’alimentazione equilibrata è essenziale per mantenere un microbiota in equilibrio, prevenendo e trattando il dolore cronico. Ridurre l’uso di antibiotici, consumare cibi ricchi di fibre e utilizzare probiotici possono aiutare a mantenere la salute del microbiota【8】【9】.

Conclusioni

Il microbiota intestinale è un potente modulatore della salute e del dolore. Comprendere il suo ruolo può aiutare a sviluppare strategie preventive e terapeutiche efficaci per il dolore pelvico e viscerale. Adottare uno stile di vita sano e un’alimentazione equilibrata è essenziale per mantenere un microbiota in equilibrio, prevenendo e trattando il dolore cronico【10】.

Bibliografia

  1. Anderson RU, Orenberg EK, Chan CA, Morey A, Lorenzo VD. Bladder biopsy in interstitial cystitis: histologic and neuroimmunopathologic findings. J Urol. 1993;149(5):654-660.
  2. Hooton TM, Stamm WE. Diagnosis and treatment of uncomplicated urinary tract infection. Infect Dis Clin North Am. 1997;11(3):551-581.
  3. Foxman B. Epidemiology of urinary tract infections: incidence, morbidity, and economic costs. Dis Mon. 2003;49(2):53-70.
  4. Hanno PM, Landis JR, Matthews-Cook Y, Kusek J, Nyberg L. The diagnosis of interstitial cystitis revisited: lessons learned from the National Institutes of Health Interstitial Cystitis Database study. J Urol. 1999;161(2):553-557.
  5. Rovner ES, Propert KJ, Brensinger CM, et al. Treatments used in women with interstitial cystitis: the interstitial cystitis data base (ICDB) study experience. Urology. 2000;56(6):940-945.
  6. O’Mahony SM, Clarke G, Borre YE, Dinan TG, Cryan JF. Serotonin, tryptophan metabolism and the brain-gut-microbiome axis. Behav Brain Res. 2015;277:32-48.
  7. Everard A, Cani PD. Gut microbiota and GLP-1. Rev Endocr Metab Disord. 2014;15(3):189-196.
  8. Suez J, Zmora N, Segal E, Elinav E. The pros, cons, and many unknowns of probiotics. Nat Med. 2019;25(5):716-729.
  9. David LA, Maurice CF, Carmody RN, et al. Diet rapidly and reproducibly alters the human gut microbiome. Nature. 2014;505(7484):559-563.
  10. Kelly JR, Borre Y, O’Brien C, et al. Transferring the blues: depression-associated gut microbiota induces neurobehavioural changes in the rat. J Psychiatr Res. 2016;82:109-118.